Delizie del parlare Toscano: lettere e ricreazioni, Volume 2Successori le Monnier, 1912 |
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Common terms and phrases
allegra allora amore anco andar assai avea babbo Badi basta bella Beppe bimbo bisogna bujo buon campo carità caro Caro Fratello casa cascano Casentino castagne ch'io chè colla Colline pisane contadini contento creda cuore Cutigliano dice dire discorso DISSONNARE dolore enno faccia Favella figliuoli filo Fiorentino frasi gambe gente giorno GIULIANI gran granturco grida grossa guarda l'acqua l'ho l'ulivo lascia lavoro letto leva lingua Linguaggio male mamma manco mangiare mano Maremma meglio mette Mont Montagna pistoiese Montamiata morte Mugello neve notte nulla occhi pane pare parea parlare parole passa penso piangere piante piglia Pistoia pistoiese poco posso poveri prego presto proprio puol quassù regge RICREAZIONE sapere Senese sentire siamo Siena stare stra terra tira torna Toscana tribolazione troppo trova ulivi unguanno Valdarno inferiore Valdelsa Valdichiana Valdinievole vanga vede vengono venire Versilia vivo vocaboli voglia voleva Volgo volte Volterrano vuol zolfo
Popular passages
Page 296 - Come ceppo talor, che le medolle Rare e vote abbia, e posto al foco sia, Poi che per gran calor queli' aria molle Resta consunta ch...
Page 192 - Toscana i vocaboli borro e borrone a dinotare un luogo scosceso, e anche un torrente che indi si precipita. Ed in questo significato s'incontra nella lancia del Bonarroti (at. iv, se. 41): E pigliami pel collo ea capo chino Gettami in qualche borro o in qualche gora. Quanto poi ad arrocciare, che è raffermato dall'uso e non manca di naturale bellezza, potrebbe trovare pur luogo nel Vocabolario, dove con l'autorità di Dante e del suo commentatore da Buti, si registra il dirocciare per cadere nella...
Page 450 - Si sa : dalle barbe riscoppiano più fili e la figliuolanza si fa maggiore. E poi, non si dubiti, che se il caldo viene a suo tempo, la maturazione s'affretta a buon modo; lo spigarne abbonda. Una moltitudine di spighe porta, che è una dovizia. Ma unguanno è venuta tant' acqua, che il grano ammutolisce: perchè, m'intende?
Page 234 - Non sien le genti ancor troppo sicure A giudicar , sì come quei , che stima Le biade in campo , pria che sien mature ; Ch...
Page 25 - Ogni parola qui è immagine, e le vivaci figure vi pongono innanzi le cose per farvele vedere: il tutto è poesia. E chi non riscontra tali pregi nella risposta ch'io ebbi da un vignajolo senese? — « Le viti, come si lasciano i tralci lunghi, svigoriscono dal gambo, le si abbandonano. L'umore se ha da rigirar bene, la vite bisogna potarla a buon modo: a volte sfoga tutta in pampani e si perde.
Page 450 - Valdinievole , che è una vera meraviglia d' immagini, d' armonia , di gentilezza. Il Giuliani gli domanda una spiegazione del proverbio: Sotto la neve pane e sotto l'acqua fame. — Perchè, egli risponde , sotto la neve il grano accestisce meglio (accestire significa venir su con parecchi fili da un sol ceppo) , compone vita adagino adagino , piglia più campo. Si sa : dalle barbe riscoppiano più fili e la figliolanza si fa maggiore. E poi, non si dubiti , che se il caldo viene a suo tempo , la...
Page 51 - V'occorre però di porre un attento e lungo studio ne' libri più autorevoli, dai quali soltanto potrete aver ajuto e lume a raccomandare negli scritti il nativo Dialetto, non che a stimarlo nella sua parte migliore. Se non che della Lingua parlata da questo Volgo se ne discorre molto, ed invece pochissimi ne tengon conto, dimostrando poi in opera di non averla studiata a buon modo. — Non avevamo per anco finito il discorso, quando venne a noi un mio amico, che per ragione d'ufficio scolastico...
Page iii - Toscano; e il diletto, eh' io ho provato in così dolce cura, mi fa persuaso che non disgradiranno alle anime bennate, cui li presento. Continuano essi i Toscani anche la memoria d'ogni più notevole fatto, e degli uomini che per alcun merito si acquistarono la grata riconoscenza e l'ammirazione della patria. E queste tradizioni ve le rammentano nel famigliare discorso, valendosi d'una lingua precisa a segno , che più non si desidera né si può dagli accorgimenti dell'arte. Qualora poi costoro...
Page vii - Poiché non si scrive facile né bene, se non in quella Lingua che si usa parlando, facciamo dunque di avvezzare or qui la nostra parola a tanto squisiti accenti. Nella patria di Dante gl'Italiani, ambiziosi e meritevoli di questo nome, devono ben farsi conoscere e ravvisar fratelli a una sola Favella. La carità della Nazione ci muova: e questa carità non fia che manchi ne' generosi, che sentono e credono tutta una cosa purità di Favella e dignità di Nazione.
Page 123 - ... ha potuto vedere. Fatti coraggio, noi avremo pazienza; sarà quello che Dio vuole. Non ti strapazzare di più, che non devi. Se poi Dio ti chiama a sfidare il nemico, non aver paura, pregherò io per te. Basta che possiate liberare i nostri fratelli. Una volta o l'altra bisognava finirla, tant'è. Qui nulla di nuovo, salvo che tutti vogliono la guerra. Coraggio, Nino mio, coraggio; io ti vedo sempre in questo nostro bimbo, che ti somiglia tanto. E non fa altro che ciangottare 1 Questa lettera...